sabato 18 settembre 2010

Musicoterapia per la crescita - idea sette

 josette deru - particolare


Travaglio cantato

Mamma e papà, se avete giocato con la voce durante la gravidanza, ascoltato le reazioni del feto e imparato a capire le piccole e importanti modifiche del vostro respiro, può accadere spontaneamente che durante le fatiche e i dolori del travaglio proviate il desiderio di cantare.
Mamma, puoi cantare durante le contrazioni, trasformando le grida di dolore in lunghi vocalizzi armoniosi; puoi cantare nelle pause tra una contrazione e l'altra, per rigenerare le tue forze, ritornare alla regolarità del tuo respiro, e sentire la fiducia e il calore che le onde sonore, le tue, diffondono in tutto il tuo corpo, nel feto e nell'ambiente.
Papà, il tuo compito è di aiutare e supportare la mamma. Puoi suggerirle il canto tra una contrazione e l'altra, iniziando tu per primo a cantare, mentre le massaggi le spalle, la schiena e il collo; puoi accompagnare le sue grida durante le contrazioni e facilitare la loro trasformazione in vocalizzi; puoi affermare la tua presenza e il tuo ruolo di facilitatore, mentre le canti qualcosa che la aiuta a rilassarsi o a ritrovare energia nei momenti più difficili.
Quello che è importante è che non vi sentiate condizionati dall'ostetrica, dalla spazio sconosciuto in cui vi trovate, dalla paura e da un'idea errata di quello che è ammesso e quello che non è ammesso. Se l'ostetrica vi è vicina, è sensibile e attenta, accoglierà qualunque vostra manifestazione, se funzionale al parto.
Il travaglio può diventare così uno straordinario evento di improvvisazione sonora. Tutto vostro. Indimenticabile. Fine al primo, straordinario evento sonoro di vostro figlio, il primo pianto.


(musicoterapia per la crescita - presentazione)

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