venerdì 28 novembre 2014

Ritrattando - Alcune idee

L'inaugurazione della mostra fotografica Ritrattando è stata un successo. 
Merito, senza dubbio, della qualità del progetto, innanzitutto.
Ma merito anche di una partecipazione sentita da parte delle autorità locali, e dei contributi sonori e teatrali che ci sono stati. Io e il mio amico Stefano Chiodini abbiamo fatto il nostro, e offerto due canzoni ormai stabili del nostro repertorio, per ricordare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
La prima canzone, Nessuno, è un vero e proprio racconto di donna in difficoltà, scritto a quattro mani con Stefano.

Ecco il testo:

Nessuno 
nessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa non ha spaventato nessunonessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa e non ho spaventato nessuno
sono entrata negli uffici con il passo di un cinghialeallo sportello ho salutato come con il portinaiopoi la richiesta e la mia voce, che non ricordo se era ghiaccio oppure fuoco
1000 non bastano 474 per l’affitto 200 per le bolletteil resto per mangiare e il ragazzo...
nessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa non ha spaventato nessunonessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa e non ho spaventato nessuno
ho visto l’impiegato fare un movimento stranodio che scema! lo sapevo che non sarebbe andataforse non è stato l’impiegato forse qualcuno dietro negli uffici con un cellulare
il poliziotto mi ha sussurrato “venga signora”il poliziotto mi ha sussurrato come si fa con gli ammalati in ospedale
1000 non bastano 474 per l’affitto 200 per le bolletteil resto per mangiare e il ragazzo...
nessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa non ha spaventato nessunonessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa e non ho spaventato nessuno
mi hanno messa sul giornale ma non hanno scritto il mio nomemi hanno messa sul giornale senza il nomemi hanno messa sul giornale senza il nome per tutelare la mia privacye il titolo era:casalinga disperata tenta rapina a mano armata
nessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa non ha spaventato nessunonessuno mi ha preso sul serio nessunoil coltello nella borsa e non ho spaventato nessuno
il mio nome è casalinga disperata il mio nome è nessunocasalinga nessuno il mio nome è nessuno...
La seconda, dal titolo Libertango, in ricordo del grande Astor Piazzolla, parla delle mie paure dell'infanzia, che sono l'eredità di cui sono fatte le mie fatiche quotidiane, e che sono, immagino, paure piuttosto comuni. Ecco il testo: 

LIBERTANGO 
Io avevo paura del minestrone di verdura
Del suo odore e delle parole di mia madre
Avevo paura del concetto di esclusione
Avevo paura del Papa e del suo nome
Avevo paura della musica di strada
Della sua forma di arte privata
Avevo sentito di bambini avvelenati ed aggirati
Hansel e Gretel ed il Perù
No, non mi posso ingannare mai più
Non soffro per nulla di tutto ciò
Che posso dire degli inganni alle mie gioie
Di questa polvere sui libri letti in fretta senza testa
Di quanto voglia dare spazio al suo nome
E a quanto conta per me e per il mio tempo
No, non posso più avere paura della libertà che manca
La libertà non c’è mai stata
Si, pirata il progresso
Pirata l’eccesso
Pirata l’amore
Pirata l’espressione
La paura l’ho negata…
Infine, prima di alcune foto della mostra, un'ultima riflessione.
Il disagio, soprattutto quello legato alla vecchiaia, ha necessità di essere contattato, ascoltato, mostrato, non come una mostra delle atrocità, ma per la sua forza comunicativa ed espressiva che ancora possiede. Progetti come Ritrattando danno voce al lavoro quotidiano di molti professionisti a contatto con queste difficoltà, e alle sofferenze e potenzialità di tantissime persone che vivono l'età più difficile all'interno di strutture residenziali.
Spero ci saranno nuovi progetti e nuove occasioni.

E ora le foto.






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