venerdì 12 marzo 2010

Celebriamo la primavera - Galbusera Bianca (LC)



Rituale musicale di saluto alla Primavera – i suoni dell’equinozio

domenica 21 marzo 2010 dalle 14.30 alle 17.30
quota di partecipazione 20€
prenotazione obbligatoria

Oasi di Galbusera Bianca
Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone
Via Galbusera Bianca, 2 – Località Monte – 23888 Rovagnate (LC)

L’equinozio di primavera apre le porte al risveglio della natura, dopo il ripiegamento e il riposo dell’inverno. Tutto il Cosmo partecipa all’amplesso mistico della rinascita.
In un canto armonico di vita, tutti i suoni della natura offrono l’opportunità di una riscoperta di sé nel mondo, nella spontaneità, nel sincronismo spirituale.
L’attività sarà suddivisa in due parti.
La prima si svolgerà all’aperto, per immergersi nei suoni della rinascita, nel cerchio energetico della partecipazione e dell’intima comprensione. Si svilupperà l’ascolto partecipe e profondo, si giocherà all’imitazione spontanea dei suoni, si metterà radici come alberi secolari.
La seconda parte si svolgerà all’interno, per partecipare a un percorso musicale ed espressivo che simboleggia il rito di passaggio vita/morte/rinascita.
Si canterà l’antico mantra dell’Ohm e si danzerà con la voce e col corpo per celebrare la nuova stagione.

Non sono necessarie competenze musicali di alcuni tipo per partecipare all’incontro.
Si consiglia di venire con abiti comodi e con una coperta, e di portare scarpe adatte per una breve passeggiata nei prati.

Come sempre, è possibile pranzare nell'Osteria Bio di Galbusera Bianca prima dell’incontro – cucina biodinamica vegetariana 15€.



Saluterò di nuovo il sole 
di Forough Farrokhzad

Saluterò di nuovo il sole,

e il torrente che mi scorreva in petto,
e saluterò le nuvole dei miei lunghi pensieri
e la crescita dolorosa dei pioppi in giardino
che con me hanno percorso le secche stagioni.


Saluterò gli stormi di corvi
che a sera mi portavano in offerta
l’odore dei campi notturni.
Saluterò mia madre, che viveva in uno specchio
e aveva il volto della mia vecchiaia.
E saluterò la terra, il suo desiderio ardente
di ripetermi e riempire di semi verdi
il suo ventre infiammato,
sì, la saluterò
la saluterò di nuovo.


Arrivo, arrivo, arrivo,
con i miei capelli, l’odore che è sotto la terra,
e i miei occhi, l’esperienza densa del buio.
Con gli arbusti che ho strappato ai boschi dietro il muro.


Arrivo, arrivo, arrivo,
e la soglia trabocca d’amore
ed io ad attendere quelli che amano
e la ragazza che è ancora lì,
nella soglia traboccante d’amore, io
la saluterò di nuovo. 

da Unaltra nascita.
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