sabato 2 maggio 2009

Esperienze di massaggio sonoro

Silvia Turrin torna a parlare del sottoscritto nella rubrica di musicoterapia di Amadeus online. La giornalista ha provato il massaggio sonoro nel mio studio e ha raccontato la sua esperienza in un articolo. Lo riporto per interezza qui sotto, e vi suggerisco di leggere la sua rubrica, sempre stimolante.



Il massaggio sonoro al pianoforte
di Silvia Turrin

«La sostanza del corpo è una sinfonia virtuale di frequenze, suoni e ritmi biologici, mentali ed emozionali che, nel loro fluire continuo, cercano di raggiungere e di mantenere lo stato di perfetto equilibrio». Così scrive Randall McClellan nel libro The healing forces of Music pubblicato nel 1993 (la cui edizione tradotta in italiano è attualmente non reperibile nei normali circuiti di distribuzione, quali librerie e siti specializzati). L’equilibrio psico-fisico viene indebolito da stress, da ritmi frenetici, o è minato da patologie più o meno gravi, quali emicranie, ipertensione, insonnia o attacchi di panico.
In questi casi, la musicoterapia può essere d’aiuto per riportare corpo e mente in una condizione ottimale. Uno dei metodi più coinvolgenti, piacevoli ed efficaci per ripristinare uno stato di benessere è il massaggio sonoro al pianoforte che utilizza, in termini pratici, il concetto di frequenze del suono. È ormai noto che determinati ritmi, melodie, vibrazioni acustiche agiscono a livello fisiologico e che le frequenze sonore sono in grado di “colpire” specifiche zone del corpo.
Come mette ben in evidenza McClellan nel volume citato, le frequenze possono essere terapeutiche, poiché “il suono è un’energia vibratoria che interagisce con l’energia delle strutture del corpo attraverso la risonanza”. Inoltre, “ogni struttura del corpo ha la propria frequenza di risonanza naturale”.
Partendo da questi e da altre teorie, è stato sviluppato il massaggio sonoro al pianoforte.
Per capire meglio le caratteristiche di questo approccio, l’ho voluto sperimentare personalmente.
Mi sono rivolta a Guglielmo Nigro, musicista e psicologo specializzatosi in musicoterapia attraverso corsi e seminari tenuti, fra gli altri, dal prof. Dario Benatti e dalla prof.ssa Giulia Cremaschi Trovesi. La professionalità del dott. Nigro intreccia altre discipline, quali bioenergetica, psicologia culturale di Bruner e meditazione dinamica, definibili olistiche, poiché considerano l’unità, non la dualità, tra mente e corpo. La tecnica del massaggio sonoro al pianoforte agisce anch’essa a livello globale, producendo effetti sul piano fisico e sulla parte più sottile (energetica) dell’uomo. Ci si distende sulla cassa armonica del pianoforte a coda, ricoperta da un telo, appoggiando testa e ginocchia su morbidi cuscini. Le luci vengono abbassate per agevolare il rilassamento. Si possono chiudere o lasciare aperti gli occhi, a discrezione del soggetto (io li ho chiusi). Una volta distesi, si rimane in silenzio per qualche istante, poi, inizia la musica. E a queste punto, l’esperienza non può che essere raccontata se non in modo personale.
Per 40 minuti sono stata avvolta dalle onde sonore del pianoforte. Sentivo non solo a livello uditivo, ma anche a livello fisico e vibratorio i tasti che si muovevano a seconda dell’accordo. La mia percezione sensoriale del suono andava oltre la pura dimensione acustica: è stata un’esperienza totale, poiché percepivo che determinate note toccavano la mia colonna vertebrale, altre andavano ancor più in profondità raggiungendo il plesso solare e altre ancora le ho avvertite intensamente nella zona cervicale. Man mano che la musica procedeva le sensazioni che provavo s’intensificavano sempre di più. Il respiro e il battito cardiaco era come si trovassero nella stessa condizione che precede il sonno, per cui dominava in me un totale senso di calma.
Questo tipo di massaggio, che prevede il contatto fra soggetto e strumento musicale, crea una con-vibrazione e sviluppa un dialogo sonoro tra le frequenze del corpo e quelle del piano. È particolarmente indicato per chi tende a pensare troppo, per chi impegna costantemente la mente o per chi, come si è già anticipato, presenta alcuni disturbi come mal di testa, insonnia, mal di schiena. Il “massaggio” avviene attraverso, e con i suoni, sprigionati in modo improvvisato. Non si ascoltano partiture conosciute, bensì la composizione, che varia nel ritmo, in altezza, in intensità, è assolutamente estemporanea, creata al momento e ispirata alle condizioni psico-fisiche della persona coinvolta nel massaggio.
Questa esperienza sonora agisce a livello olistico. Non solo favorisce il rilassamento muscolare, ma riduce quelle tensioni che portano alla cristallizzazione della corazza mentale e fisica, che influisce sullo stato di serenità.
Non ci sono ancora studi specifici che ne dimostrino l’efficacia, anche se, per riflesso, tutte le ricerche relative all’applicazione terapeutica delle frequenze confermano la capacità dei suoni di influenzare positivamente mente e corpo (si vedano per esempio, i lavori condotti da Chladni sulla cimatica e altri legati alla radionica).
Il massaggio sonoro al pianoforte è un approccio di musicoterapia sempre più considerato dagli addetti ai lavori, poiché si tratta di un metodo semplice ed indicato per generare uno stato di rilassamento e per riportare equilibrio interiore.

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